E-learning al PDR [17]

E-learning al PDR
Ciao bimbi… come state? Eccomi con una nuova storia ed una nuova attività!
Il mese di Maggio è un mese particolare, che la Chiesa dedica ad una persona speciale, la mamma di Gesù: Maria!
Allora vorrei raccontarvi una storia, avvenuta alcuni anni fa in un paese nel quale voi stessi abitate: Borgosatollo!
Non dimenticatevi di condividerlo con la mamma, il papà, i fratelli e le sorelle!
Pronti con le orecchie ad ascoltare? Che inizi il racconto!

Tutto avvenne subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, guerra che provocò molto dolore e molta distruzione.
Era convinzione dei sacerdoti Don Lorenzo, Don Nicola e di tutto il popolo che “qualcuno dall’alto” avesse protetto gli abitanti e il paese di Borgosatollo dai bombardamenti e dalla distruzione.

Fu così che venne deciso come espressione di gratitudine di fare una statua di Colei che aveva protetto
tutti per poi collocarla sul campanile della Chiesa affinché continuasse a proteggere il paese e che
ognuno, guardando il cielo, potesse scorgere il suo abbraccio di Madre.

Fu incaricato lo scultore Elia di realizzare il modellino della statua in creta.

Appena gli abitanti la videro, piacque talmente tanto che fu deciso di riprodurla in rame.

Mentre Vittore faceva uno stampo gigante, realizzando così una statua alta 6,20 metri e pesante otto quintali, alcuni muratori dai soprannomi simpatici come il Bello, il Tribolo, il Gemello, il Brina, il Lancì, il Gigli e Gepo Campaner lavoravano a spron battuto per costruire il basamento sul campanile dove collocarla e l’impalcatura per poterla issare attraverso paranchi e carrucole, catene e funi, scale e tubi.

Il giorno 22 ottobre del 1956 “Piero della Pesa” con a bordo don Nicola che faceva da navigatore andò a prendere la statua con il suo camion: ci vollero 4 ore di viaggio prima di arrivare a destinazione!

Domenica 28 ottobre tutto era pronto: gli abitanti tutti si riunirono sotto il campanile e gli operai iniziarono ad innalzare la statua sull’impalcatura sotto lo sguardo meravigliato dei presenti.
Dopo ore e ore di lavoro al far della sera e a causa di un guasto ad un paranco il Giglio, che era anche il capo dell’impresa, fermò i lavori: sarà per la prossima volta!
Il giorno dopo i lavori proseguirono. Il Bello, il Tribolo, il Gemello e il Brina avevan deciso di legare la statua ed issarla con due corde diverse legate a due pali diversi, il maggiore e il minore.
Don Lorenzo aveva raccolto a sé alcuni bambini e con loro pregava nella consapevolezza che la preghiera dei piccoli avesse presso il Cielo un particolare valore meritorio.

Ad un certo punto, al secondo paranco, il tubo maggiore a causa del peso si spezzò, e la statua rimase nel vuoto per alcuni momenti.
Subito il Bello, il Tribolo, il Gemello, il Brina, il Lancì, il Gigli e Gepo Campaner come dei fulmini misero in sicurezza la statua: il tubo minore aveva retto, ma che paura!!
Il giorno dopo, martedì 30 ottobre dopo gli sforzi, l’arguzia, l’intelligenza dell’impresa e le preghiere dei bambini la statua conquistò illesa la vetta.
Il Tribolo e il Gemello con estrema delicatezza la posarono sul campanile incastonata come una gemma preziosa.

La banda iniziò a suonare, tutto il paese era in festa!
La statua da quel giorno prese fissa dimora su quel trono singolare, diventando una presenza sempre più familiare ed amata.
Ma ecco affiorare nei pensieri di tutti un nuovo sogno: rivestirla d’oro!
La gente del paese cominciò ad offrire quel poco di oro che possedeva e che racchiudeva in sé un grande valore affettivo: ricordi del battesimo, della cresima, del fidanzamento, di matrimonio, regali dei genitori.
In poco tempo fu raccolto l’oro necessario per rivestire la statua con delle lamine sottilissime.
Il compito della doratura fu affidato ai Fratelli Poisa, che fondendo l’oro donato ricavarono delle “foglie d’oro” che, con estrema delicatezza e pazienza, furono applicate sulla statua.
I lavori durarono circa 2 mesi, e gli artisti dovettero indossare una mascherina per evitare anche solo con il loro respiro di rovinare il lavoro!
Da quel giorno, splendidamente adornata, la Regina del Cielo e della Terra con le braccia aperte veglia e accoglie tutti noi.
Non ci credi? Prova a guardare in alto, sopra il campanile, la troverai ancora lì, con le braccia aperte anche per te!

Riccardo vi propone un’attività!

Crea, utilizzando i luoghi e i personaggi che trovi all’interno del racconto, un cartellone che racconti questo fatto realmente accaduto a Borgosatollo!
Puoi anche provare a raccontare tu stesso questa storia, usando le immagini come se fosse un teatrino!
Ah, dimenticavo: i personaggi non ci sono tutti, alcuni puoi inventarli tu!


Se vorrete, potrete inviare le foto dei vostri “esperimenti” sulla mail della scuola e provvederemo a
pubblicarle qui in fondo all’articolo!
Buon lavoro e soprattutto buon divertimento!

I Protagonisti:
Scultore: Ajolfi Elia
Fusione in rame: Fonderia Vittore Rusconi.
Don Lorenzo Chiappa
Don Nicola Gabusi
Salvi Pietro detto “Piero della Pesa”
Impresa edile “Bana”
Rocco Angelo, detto il Gigli
Bonometti Giuseppe detto il Bello
Brioni Giovanni detto il Tribolo
Longo Francesco detto il Gemello
Mereghetti Angelo detto il Brina
Molinari Franco detto il Lancì
Serana Giuseppe detto il Gepo Campaner