“Distante, ma vicino”
Oggi una poesia che dedichiamo a tutti i nostri bambini: i genitori hanno ricevuto da noi il mandato e sono diventati messaggeri del nostro sentire.
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“Distante, ma vicino” (di A. Pellai)
Ti penso. Ti tengo nel mio cuore.
Chiudo gli occhi. Entro al centro di me. Apro un cassetto e ti sistemo lì.
Non come un fazzoletto, un paio di calzini o una camicia.
Ma come una cosa preziosa.
Così preziosa che quel cassetto non lo ciudo. Lo lascio aperto.
E continuo a buttarci l’occhio. A prenderne il contenuto,
a tenerlo un po’ tra le mie mani per poi riapoggiarlo.
E riprenderlo ancora in mano.
Mi avvicino e mi allontano da quel cassetto.
Di continuo.
Perchè TI PENSO.
Mi spiace non poterti abbracciare, toccare, venirti a trovare.
Per questo ti penso
E in quel pensiero tengo vivo te dentro di me.
E anche io rimango vivo.
Pieno di nostalgia.
Ma vivo!
Tratto dal libro “Mentre la tempesta colpiva forte” di Alberto Pellai
Una bussola per trasformare la crisi che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo in una opportunità di crescita per tutta la famiglia
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“Non puoi far cessare la tempesta, ma puoi cavalcarla,
come fa il surfista sulle onde dell’oceano”
Un caro abbraccio
Adriana e le insegnanti