IL CORPO DEI BAMBINI E’ LA CASA DOVE RI-TROVANO SE STESSI

Qualche giorno fa ho ricevuto l’immagine di una famiglia chiusa in una gabbia e gli uccellini che svolazzavano all’esterno e subito ho pensato a come si sentono i nostri bambini in questo periodo di reclusione.

“Come starà il loro corpo?”

“Come il loro corpo manifesterà il mondo di emozioni che li sovrasta?”.

Vi chiederete perché ho pensato al “CORPO”:  la mia mente si è diretta subito lì perché, come dice il Dottor Pellai nell’articolo qui di seguito: “il corpo è la casa dove il bambino ri-trova se stesso”.

Il corpo è la prima fondamentale scoperta che il bambino fa: pensiamo a quando si mette le manine in bocca o quando si tocca i piedini, le gambe, ma anche quando “incontrandosi” fisicamente con l’altro si relaziona. Il corpo gli permette di esplorare, imparare, emozionarsi in svariati modi, accumulare e scaricare energia.

In questo periodo, però, il corpo non può fare quasi nulla di tutto ciò: soffre perchè è obbligato a stare in spazi minuscoli per tantissime ore, giorni, settimane, mesi ormai… come gli uccellini una gabbia, privi di ogni contatto esterno.

Nei nuovi Orientamenti della scuola Materna (1991) al primo posto ci sono “IL CORPO E IL MOVIMENTO” evidenziandoli come aspetti di fondamentale importanza nel percorso di crescita del bambino: camminare, correre, arrampicarsi, saltare, rotolare, manipolare, lanciare, afferrare sono tutte attività che il bambino sviluppa spontaneamente e che gli sono necessarie soprattutto in una condizione come quella attuale in cui gli unici passi che molti di loro posso fare sono solo camera-bagno-cucina e ritorno, i più fortunati hanno magari un giardino e un cortile.

Come possiamo evitare che “questa inattività non generi una sofferenza fisica e mentale?” (Dottor Pellai).

Dobbiamo curarci del corpo dei nostri bambini e del nostro corpo e proporre rituali semplici e interessanti, dei break da condividere INSIEME!!!.

INSIEME SI!!!! La condivisione con l’adulto è essenziale perché il bambino si sentirà compreso, capirà che chi gli sta accanto necessita anch’esso di una sferzata di energia!!! Non si sentirà inadeguato.

Anche noi adulti stiamo soffrendo e ci sentiamo “COMPRESSI” (quanti di noi vorrebbero fare una bella passeggiata?): il condividere con i vostri bambini le emozioni e alcuni momenti divertenti vi permetterà  di alleggerire ciò che avete dentro e vi consentirà di unirvi ancor di più ai vostri piccoli.

In questo semplice modo, insieme, vi preparerete a quella corsa spensierata, a quel volo verso l’esterno che tanto attendiamo tutti magari nel parco vicino a casa.

maestra Alessandra