Le autonomie

Maestra Alessandra Chiari

Il termine AUTONOMIA è etimologicamente composto da due parti:

AUTOS = egli stesso

NOMOS = legge

Quindi: facoltà di governarsi e reggersi “da soli”.

Ma cosa significa “lasciar fare da soli”?

Quando parliamo di autonomia non intendiamo lasciar da solo il bambino ma ACCOMPAGNARLO  passo dopo passo a sviluppare le proprie competenze e capacità.

Educare all’autonomia significa trasmettere al bambino che ce la può fare DA SOLO, che l’adulto c’è per lui se ha bisogno ma che siamo sicuri che DA SOLO ce la farà.

L’adulto ha un ruolo essenziale in questo viaggio: AFFIANCARE  lasciando il bambino LIBERO, anche di sbagliare senza continui interventi e osservazioni affinché non si senta inadeguato.

Infatti generalmente nell’adulto scaturiscono due elementi:

PAURA,

RISCHIO,

che portano così a dare meno autonomia.

Ma in realtà è proprio il RISCHIO, in modo particolare, la condizione necessaria per procedere nello sviluppo delle capacità e delle competenze perché in questo modo il bambino si mette alla prova e affronta gli ostacoli.

L’adulto deve GRATIFICARE ogni sforzo, rispettando i tempi affinché ci sia SERENITA’  e SICUREZZA.

In questo modo il bambino acquisirà competenze pratiche, cognitive ed emotive.

Un aspetto essenziale per lo sviluppo dell’autonomia è il MOVIMENTO, esso deve essere parte integrante in un ambiente che offre interessanti occasioni di attività.

Maria Montessori diceva: “Il bambino apprende con i sensi e il movimento, attraverso il loro esercizio può costruire e affinare competenze fondamentali per condurre in modo indipendente una vita adulta”.

Purtroppo però, come dice Francesco Tonucci nell’articolo “L’autonomia, il rischio e la libertà”, l’autonomia di movimento e la libertà dei bambini è crollata drasticamente, quasi scomparsa, lasciando spazio, invece, ad un enorme autonomia dell’informazione e della comunicazione attraverso l’utilizzo di internet e tv.

La relazione con i pari si limita quasi esclusivamente all’ambiente scolastico e quindi le competenze sociali vengono meno e il bambino non potrà, in questo modo, elaborare le strategie di conoscenza dell’altro, la capacità di gioire delle vittorie e il sopportare sconfitte e umiliazioni.

Nel momento in cui al bambino verrà invece restituita l’autonomia potrà vivere esperienze di gioco e farà esplorazione per poter ampliare la propria conoscenza.

Sempre Tonucci afferma: “Non si può ACCOMPAGNARE” a giocare, occorre LASCIARE  giocare i bambini”.

Il GIOCO, insieme al movimento, citato poc’anzi, pone le fondamenta su cui poi la scuola, la famiglia e la società potranno aiutare il bambino a costruire la sua formazione e le sue abilità.

Incoraggiamo i nostri bambini a fare da soli, non sostituiamoci a loro, l’autonomia non va negata ma è un gioiello da coltivare, incentivare e supportare.

Mamme e papà vi lascio un bellissimo cortometraggio che racchiude l’importanza dello sviluppo delle autonomie nei nostri bambini.

Non controllateli ad ogni passo, non siate iperprotettivi, ma rendeteli sicuri di loro stessi, affinchè possano avanzare con libertà e passo fermo.

“Il cuore sveglio e gli occhi curiosi gli diranno cosa fare”.

Buona visione!

Abbiamo intervistato la Dott.ssa Grazia Pansa sul tema delle autonomie…

Pronti .. viaaaaaaa: le autonomie nella vita di tutti i giorni

Le attività pratiche come riordinare, spazzare, stendere i panni, mangiare da solo, rendono il bambino più sicuro di sé, aumentano la sua autostima e pongono le basi per buoni risultati scolastici e il futuro lavorativo.

– Quando il bambino svolge un’attività commentate quello che sta facendo, cosi imparerà a parlare bene (ad esempio: “alza la leva del rubinetto..esce l’acqua calda..ora lava le mani con il sapone”),in questo modo il bambino memorizzerà la sequenza.

– Abituate il bambino a mangiare da solo è la prima autonomia e in questo modo svilupperà la manualità e accrescerà l’immagine di sé e la sua autostima.

– Fategli apparecchiare la tavola: saper metter un piatto sul bordo del tavolo, il cucchiaio e la  forchetta a fianco è una prima attività di prescrittura e pian piano imparerà anche a contare (quanti siamo, contiamo insieme, ora contiamo i piatti ,le posate e i bicchieri che servono),

– Riporre le posate nei cassetti, forchette con forchette, cucchiai con cucchiai….farà una prima attività di classificazione.

– Mettere in ordine i giochi, tener in ordine e aver cura delle cose è il prerequisito dell’ordine logico ossia la capacità di mettere in ordine tra le conoscenze.

– Utilizzare strumenti grossolani come la scopa o il rastrello coinvolgono la muscolatura del braccio quindi fate spazzare, rastrellare le foglie, spolverare, sono attività che aiutano nella prescrittura.

Aiutare nel viaggio dell’autonomia i vostri figli sarà divertente anche per voi!

Buon divertimento mamme e papà, non mollate!!!!